Succede spesso che ci si trovi con una cucina che non fa per noi.
Forse ci stiamo trasferendo in una nuova casa , buttare una cucina semi nuova che avevamo scelto seguendo i nostri gusti, proprio non ci va, ma nello stesso tempo avremmo voglia di cambiare composizione , ampliarla, o anche solo modificare colori e darle un aspetto diverso.
Forse il nostro stile negl’anni e’ cambiato , come e’ giusto che sia, ma la cucina ,che avevamo fatto su misura e di ottimi materiali e’ sempre li’ : immaccolata, in ottime condizioni, ancora estremamente comoda per le nostre abitudini ,e cambiarla totalmente vorrebbe dire sopportare almeno qualche giornata di disagi e prevedere una spesa non da poco, oltre ad essere un rifiuto immotivato in piu’ .
Forse la cucina su misura che ancora vi piace e’ incappata in una problematica di materili e magari ha cominciato a scollarsi (a volte e’ un problema che negli anni, alcuni materiali innovativi che hai tempi si ritenevano ottimi, si sono poi rivelati problematici e purtroppo non e’ colpa di nessuno, e spesso poi , verificate le problematiche , si e’ smesso di produrli) ed e’ giunto quindi il momento di porvi rimedio.
Forse abbiamo comprato la casa dei nostri sogni, il vecchio proprietario ci ha lasciato la cucina , grande, su misura , ma colori e mood non fanno per noi e ci piacerebbe avvicinarci molto alla cucina che avevamo in mente di acquistare , senza smantellarla completamente.
E’ successo cosi’ anche questa volta: casa nuova, ampi spazi, buona composizione, buoni materiali (criteri che giustificano un riuso al posto di una sostituzione) ma……….. il rosso del piano di lavoro e l’arancione di alcune ante proprio non si accordavano con l’idea di casa dei nuovi proprietari che amano i colori neutri e le tonalita’ naturali.
E’ stato subito chiaro che il problema erano le ante arancioni e il top rosso di questo lato cucina, perche’ l’avorio dei pensili e del lato colonne si accordava bene con il pavimento e con il resto dei toni scelti per la zona soggiorno, anche se un’anta pensile risultava visivamente sbeccata e il cliente avrebbe preferito alleggerire ulteriolmente la composizione.
Ho quindi suggerito di staccare dall’avorio per non incappare nel “simile ma non uguale”, ma di miscelare i toni neutri che dal grigio virano al marrone , utilizzando materiali durevoli ma che giustificassero un rinnovo .
Ho poi sostituito i pensili di sinistra con due semplici mensole che una volta allestite con oggetti comodi e gradevoli hanno davvero modificato parte della composizione.
L’alzata retro piano di lavoro e’ stata decorata con un pannello del quale si e’ scelto un disegno tra i tanti disponibili , soluzione necessaria sia per proteggere il muro tinteggiato di fresco con un semplice bianco caldo, ma soprattutto per nascondere un cavo wi-fi che girava incontrallato per il piano cucina e che ora non si vede piu’. Le maniglie sono rimaste le stesse , grandi ma comode , cosi’ come il lavello e la cappa, di ottima qualita’.
Il processo di cambiamento in questo caso e’ passato attraverso un’idea disegnata e solo dopo si sono scelti colori e decori che completassero l’idea iniziale .
E’ poi bastata una giornata di disagi per il montaggio e altre piccole sistemazioni e la cucina ha cambiato davvero il suo aspetto.
Vi ho convinti?
Ora vi sembra una strada piu’ percorribile?
Spero di avervi convinto, perche’ si’ , rinnovare la cucina e avere ottimi risultati si puo’.